Vetri antinfortunistici Roma

Maggiore sicurezza in casa? Troppi infortuni in ambito domestico legati alla presenza di vetri non idonei?

La soluzione è presto fatta: scegliendo CSM infissi sarà possibile installare vetri antinfortunistici all'avanguardia con una vasta gamma di prodotti in grado di prevenire infortuni domestici come ad esempio i vetri stratificati.

A tal proposito sono infatti state introdotte importanti normative in tal senso: le diverse evoluzioni negli anni della norma UNI 7697 dal 1977, al 2000, al 2007, al 2014, sono servite a ridurre notevolmente il numero degli infortuni e delle morti a causa della presenza in casa e nei luoghi privati di vetri non idonei; da qui si capisce come questa norma sia non un fastidioso e costoso obbligo da rispettare ma piuttosto uno strumento prezioso, un'opportunità che può aiutarci ad identificare i vetri idonei nelle situazioni di potenziale pericolo, evitandolo.

Dopo l'ultima revisione della UNI 7697/2014 è stata pubblicata la nuova versione del febbraio 2015 della norma UNI 7697/15 - Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie. Questa importantissima prescrizione regola i criteri di selezione dei vetri in funzione della destinazione d'uso, con l'obiettivo di assicurare i requisiti minimi di sicurezza. La norma indica le tipologie di vetri ammessi nelle varie circostanze di potenziale pericolo, costituendo un riferimento nella giusta scelta dei vetri da usare, tenendo conto dei rischi che eventuali rotture possono provocare a persone e a cose.
In pratica i vetri delle ante delle finestre e quelli superiori delle portefinestre che, secondo la norma precedente, potevano avere uno spessore di 4mm, dovranno essere stratificati 3+3 antinfortunistico.
La vostra casa sarà più sicura e, in caso di vendita non dovrete fare costosi adeguamenti riguardanti i vostri infissi e questo potrebbe rappresentare un plus e un ulteriore valore aggiunto!

Per la scelta del vetro di sicurezza più idoneo, la norma considera diversi tipi di azioni che possono sollecitare una vetrata in opera, identificando i vari gradi di sicurezza: dall'antiferita alla caduta nel vuoto, con particolare attenzione agli urti dovuti da impatto di una persona (UNI EN 12600) e agli urti di oggetti, quali sassi, colpi di mazza, di ascia, causati da atti vandalici o tentativi di effrazione (UNI EN 356).
In base questa classificazione, la UNI 7697/15 prescrive i criteri di scelta delle lastre da impiegare nei casi in cui si presentano potenziali pericoli, indicando l'uso di specifici tipi di vetri di sicurezza e precisandone la classe prestazionale minima.

Si possono usare vetri temperati o stratificati, classificati secondo la resistenza all'urto, come previsto dalla UNI EN 12600:

  • vetro temprato - classe minima 1C3;
  • stratificato - classe minima 2B2. 

Quindi, a differenza della vecchia norma, la revisione impone sempre, per le finestre, una lastra di sicurezza temperata o stratificata sul lato interno. Altre novità sulla sicurezza previste dalla norma UNI 7697/15 sono:

  • le porte finestre devono essere con vetro di sicurezza;
  • il vetro temperato posto in opera ad altezze superiori ai 4 metri, la cui rottura possa proiettare frammenti, deve essere stato sottoposto al test di stabilizzazione termica HST;
  • nelle balaustre i vetri stratificati, anche se completamente intelaiati, devono essere realizzati almeno con un plastico pvb da 0.76;
  • nelle situazioni di potenziale pericolo come parapetti, tettoie, pavimenti, gradini
  • calpestabili, in cui la rottura di tutte le lastre componenti il vetro stratificato possa comportare il rischio di collasso della struttura, bisognerà usare almeno uno dei seguenti componenti del vetro laminato: vetro ricotto, plastico rigido, vetro indurito.

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